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CalcioL'intervista

Calcio – Intervista Mirco Carlini.

Giunti quasi al giro di boa del campionato, in casa Ceccano Calcio è tempo di bilanci e in questa intervista daremo spazio all’analisi di mister Mirco Carlini.

  1. Mister, una prima parte di stagione che vede un Ceccano protagonista su due fronti, sia in Campionato che in Coppa Italia. Come valuta questo avvio di stagione?

Il bilancio è ampiamente positivo. Siamo terzi in classifica e abbiamo superato due turni di Coppa Italia vincendo due gare difficilissime in trasferta, a Tecchiena e Roccasecca. Sono contento dell’ambiente che si è creato. Uno spogliatoio ben amalgamato tra i più grandi e i tanti giovani in età di lega e stiamo facendo davvero bene. Il rammarico più grande di questa prima fase di stagione è stata la perdita immediata per infortunio di Paolo Seppani, che speriamo di riabbracciare presto in gruppo. Altra nota negativa quella degli scontri diretti con Monte San Biagio e Tecchiena, affrontati con assenze pesantissime che ne hanno condizionato il risultato.

  1. Proprio sui giovani, insieme alla società, state portando avanti un percorso davvero importante. Può parlarci di questo aspetto?

In accordo con la società abbiamo deciso di portare avanti un progetto che vede al centro i nostri giovani. In diverse gare abbiamo giocato con quattro o anche cinque età di lega contemporaneamente in campo. Ho impiegato quindici ragazzi in età di lega, facendone esordire tanti, e tutti si sono sempre fatti trovare pronti. Questo ci permette di guardare al futuro con ottime prospettive, perché già dal prossimo anno si potrà giocare con la stessa formazione, con giovani che avranno accumulato un anno di esperienza importante a questo livello..

  1. Alla luce di questo bilancio, può dirci la sua in merito alla situazione che sta vivendo il campionato, tra rinvii e decisioni su una possibile temporanea sospensione che ancora non arrivano?

In considerazione del notevole aumento di casi di positività al Covid-19, la decisione più corretta sarebbe quella di sospendere per due o tre settimane, ripartendo i primi di febbraio e allineando tutte le squadre. Noi abbiamo avuto già due gare rinviate e, in caso di mancata sospensione, ci troveremmo a recuperarle in turni infrasettimanali, in cui molti giocatori avrebbero problemi ad essere presenti. Ricordiamo che siamo dilettanti e la maggior parte dei calciatori lavorano. Già nel turno infrasettimanale del 23 dicembre abbiamo pagato lo scotto delle assenze dovute a motivi di lavoro. Senza sospensione si rischia di falsare il campionato e per il regolare svolgimento dello stesso, andrebbe rivisto il protocollo, anche alla luce delle nuove norme sulla quarantena che entreranno in vigore tra qualche giorno.

Valentino Bettinelli

Ufficio Stampa

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