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Atletica – La “Corsa del Cuore” di Morolo fermata dal Covid-19.

Si sarebbe dovuta tenere il prossimo 13 settembre la 15a edizione della “Corsa del Cuore”, una delle gare podistiche di un certo prestigio che si corre ogni anno, organizzata in modo impeccabile dalla Pam Morolo, in particolare da Dario Pietropaoli, autentico factotum e “anima” di questo evento. Ed è alquanto rammaricato e dispiaciuto per questo mancato appuntamento. “Il Covid-19 purtroppo ha condizionato il nostro modo di vivere e operare – esordisce Dario Pietropaoli – Comunque non ci saremmo tirati indietro nell’organizzare una gara alla quale tengo moltissimo”.

La Pam Morolo è stata costituita il 5 febbraio 2004 e il 18 dello stesso mese c’è stata l’affiliazione alla Fidal. Con una votazione palese fu eletto il primo presidente nella persona di Tommaso Evangelisti, purtroppo scomparso circa un mese fa e a seguire, è stato nominato alla massima carica Massimo Carbone. In seguito, con voto a scrutinio segreto è stato eletto proprio l’attuale presidente Dario Pietropaoli. Le prime tre edizioni si svolgevano il sabato pomeriggio alla vigilia della grande fiera che si tiene ogni anno alla Madonna del Piano di Morolo. La prima, con una ottantina di partenti, fu vinta da Fabrizio Adamo. Poi per qualche anno c’è stato il dominio dell’algerino Tayeb Filali.

Cucinieri-siCi sono atleti vincitori della Corsa del Cuore che Dario Pietropaoli ricorda con piacere? “Non può non essere citato Giorgio Calcaterra, tre volte campione del mondo della 100 chilometri e 12 consecutive vincitore della corsa del “Passatore” sempre sui cento chilometri. A Morolo ha vinto una sola volta per via dei partecipanti molto forti sui 10 mila metri. Senza dimenticare, oltre al citato Tayeb Filali, anche Pasquale Rutigliano e Samir Jouaher. Affettivamente invece mi sento molto legato, oltre al citato Giorgio Calcaterra, anche a Marco Romano e Layla Soufyane, grande atleta azzurra, che ha vinto più volte la “Corsa del Cuore”. E cosa dire di Diego Papoccia, atleta della Pam Morolo da sempre? Per me è come un figlio e al quale voglio un mondo di bene: bravissimo ragazzo, gran lavoratore, padre di famiglia esemplare e vincitore della “Corsa del Cuore”.

Nel 216 c’è stata una grande novità? “In effetti in quell’anno, grazie anche al supporto di Luca, mi è venuta l’idea di istituire la “Corsa delle Coppie”, proprio perché la coppia rappresenta la cosa più importante della vita. Significativo infatti anche il dono che a fine gara offro a tutte le partecipanti perché, anche in questo caso, la donna rappresenta la vita. Approfitto anche per ringraziare l’amministrazione comunale e i tanti sponsor. Solo attraverso il loro supporto ho potuto organizzare le gare in questi anni, unitamente a quanti hanno collaborato fattivamente per la riuscita della varie edizioni: in particolare Massimo Carbone, l’ex compianto presidente Tommaso Evangelisti, oltre a Luca, Francesco ed Enzino che tutti chiamano “Nzino”, atleta che ha partecipato con ottimi risultati alla Maratona di New York e che si allena ancora, nonostante l’età e alcuni contrattempi”.

Il mondo del podismo amatoriale si è comunque rimesso in moto, ma non possono essere organizzate gare per via degli assembramenti? “Mi auguro che, nel 2021, si possa ripartire a livello agonistico. Sarebbe un peccato se non accadesse. La nostra, tra l’altro, è una corsa che vede la presenza di tantissimi atleti provenienti da tutto il Lazio e dalle regioni vicine”.

Cosa le manca maggiormente di un evento come la “Corsa del Cuore”? “Mi manca proprio la presenza di tanti podisti, in particolare quella delle donne che è aumentata anno dopo anno. Ma senza dimenticare il grande e passionale lavoro dei miei splendidi amici della Pam Morolo i quali a fine gara organizzano il “Pasta Party”, in particolare Roberto Biondi, Marco e il cuoco Nino. E che dire di Mafaldo dal grande cuore e tutti gli altri che restano sempre nel mio cuore?”.

Ma Dario Pietropaoli non si arrende. Un messaggio a quanti tengono a cuore il podismo amatoriale? “E’ vero, non mollerò mai, fin quando potrò. Oltre ad augurare alle altre società di tornare a organizzare le gare, posso solo dire arrivederci al prossimo anno per la 15a edizione e 5a delle coppie, anche se si sarebbero dovute disputare la 16a e la 6a”.

Tommaso Cappella-Ufficio stampa

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